SEMPLICEMENTE DONNA
di Stefania Benincaso
SABATO 18 MAGGIO 2024 ORE 21.00
DOMENICA 19 MAGGIO 2024 ORE 17.30
TEATRO MARCONI
Viale Guglielmo Marconi 698/E
Lo spettacolo, che vede in scena Stefania Benincaso e Lorenzo Flaherty, è patrocinato da CONFASSOCIAZIONI e UCID.
La diffusione della violenza basata sul genere ha assunto proporzioni allarmanti e continua ad essere accettata, tollerata e giustificata. I numeri in Italia sono impietosi: muore di violenza maschile una donna ogni tre giorni. Quando non si conosce un fenomeno è impossibile affrontarlo. Semplicemente donna si propone di essere un momento di arte ed informazione, un modo per accendere i riflettori su un tema delicato ed importante, perché la protezione della vita e della libertà delle donne non può essere dimenticata e disattesa. Un surreale e dissacrante rovesciamento del punto di vista tradizionale nel tentativo di capire come mai molte donne non denunciano la violenza di cui sono vittime.
I due attori, attraverso un gioco di teatro-nel-teatro, danno vita ad una carrellata di fatti di cronaca che attraversano la nostra quotidianità. Un uomo non riesce a costruire un rapporto vero con una donna e si rifugia nell’ “amore” per la sua bambola gonfiabile, ma cosa succederà quando anche lei inizierà a vivere? Uno sconosciuto confessa di essere colpevole di un delitto orribile che lo perseguiterà per sempre. La drammatica situazione delle donne iraniane. La storia di El Mimo, l’artista di strada uccisa a Santiago del Cile durante una protesta. La storia di una donna sfigurata da un uomo che l’ha privata della sua bellezza e della sua identità. Il confronto tra un uomo ed una donna sul perché del femminicidio.
Dietro ad ogni donna violata si nasconde una sofferenza silenziosa, ed il femminicidio è solo il culmine di un percorso che risponde al nome di violenza. Per non smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica.
“Questo spettacolo – ha dichiarato l’attrice Stefania BENINCASO – nasce da un lavoro di ricerca, lungo e profondo, sull’identità della donna e sul tentativo, che dura da millenni, del pensiero comune di negare e annullare questa identità. La diffusione della violenza basata sul genere ha assunto proporzioni allarmanti, e purtroppo i fatti di cronaca che scandiscono la nostra quotidianità lo dimostrano. Mi sono chiesta cosa potesse fare il Teatro per indagare questo fenomeno e contribuire al cambiamento. Ho scelto di adottare un punto di vista nuovo, differente, a tratti ironico e grottesco, a cui il talento di Lorenzo Flaherty dà ulteriore valore”.