CONFASSOCIAZIONI: “NECESSARIO CREARE MAGGIORE SPECIALIZZAZIONE PER I FUTURI AUSILIARI DEI MAGISTRATI”

Giorgio Granello

Roma, 15 novembre 2024 – È entrato ormai nella fase finale, con la deadline fissata per il 30 novembre, il lavoro della commissione del Ministero della Giustizia incaricata a rideterminare gli onorari fissi, variabili e a tempo degli ausiliari del magistrato nel processo penale, civile, amministrativo, contabile e tributario.

“Al di là del riallineamento delle prestazioni di tutti i professionisti coinvolti, un importante fattore è emerso nelle numerosissime conferenze con gli organismi che rappresentano i professionisti forensi: la necessità di creare maggiore specializzazione con percorsi formativi di natura forense per i futuri ausiliari dei magistrati”. Lo ha dichiarato in una nota Giorgio GRANELLO, componente dell’organismo del Ministero.

Franco Pagani

“La formazione e la specializzazione degli ausiliari del giudice costituiscono uno dei cardini su cui si fonda il giusto processo, strutturato su decisioni maturate alla luce sia della conoscenza fattuale che giuridica, ben radicata all’interno delle regole processuali e ad alto contenuto di qualificazione settoriale – ha sottolineato Franco PAGANI, Vice Presidente Vicario Aggiunto di CONFASSOCIAZIONI e Presidente di Confgiustizia -. Volere questo obbligo è normale per un sistema chiamato a rispondere ad un bisogno primario dei cittadini qual è quello di una giustizia equa e efficiente. Così come è giusto adeguare le tariffe che riconoscono il compenso di tanta specializzazione e competenza. Il rischio è che i processi non tengano in considerazione l’equilibrio tra le parti, quanto piuttosto favoriscano quella economicamente più forte e in grado di pagare parcelle professionali più elevate in risposta a una maggiore capacità e competenza. In altre parole il consulente nominato dall’autorità giudiziaria deve essere quello più competente e non quello che arrotonda con incarichi mal retribuiti”.

“Alla luce degli incontri che si sono susseguiti in questi mesi di analisi e a seguito dei risultati ottenuti dalla compilazione dei questionari – ha proseguito GRANELLO che è anche Presidente di Confassociazioni Nord – è emersa in modo evidente la grande aspettativa degli operatori che operano in questa importante istituzione; oggi è fondamentale che un tecnico abbia anche conoscenze approfondite nell’ambito forense. Prendiamo ad esempio i Ctu, nella categoria degli ingegneri: rispetto ad una platea globale di oltre 200mila professionisti solo il 4% è iscritta agli specifici albi. Da questi dati, che rappresentano la cartina di tornasole di tutte le altre categorie comprese le professioni secondo legge 4, si intuisce la necessità di costruire percorsi formativi a tutto tondo così da permettere, da una parte, ai professionisti di avere una preparazione che sia adeguata ai nostri tempi e alla concorrenza dei cugini oltre confine. Dall’altra garantire al sistema giustizia, e di conseguenza al comune cittadino, il poter contare su una consulenza ottimale. Senza tralasciare che una formazione completa sarebbe anche di aiuto allo Stato in quanto favorendo le giuste competenze sul profilo di ogni singolo professionista si velocizza l’iter delle pratiche, con risparmio di tempi, di soldi e senza la cancrena dei gravami”.

Mario Bulgheroni

“Puntare alla formazione professionalizzante e completa è assolutamente necessario oggi in quanto il nostro tessuto lavorativo è sempre più competitivo e dai confini ampi – ha evidenziato Mario BULGHERONI Presidente di Confassociazioni Consumatori e Presidente di AVI, Associazione Professionale Esperti Visuristi Italiani -.  Una formazione che tenga conto sia di tali dinamiche sia dei cambiamenti normativi e tecnologici, può garantire prassi lavorative competenti e affidabili, spesso in ambiti delicati e complessi come ad esempio quello delle visure immobiliari e delle pratiche catastali, atte a tutelare gli interessi dei cittadini e delle istituzioni. Una professionalità, questa, che affiancata a quella di altri professionisti con cui condividere saperi e implementare abilità professionali, può garantire efficienza ed efficacia nell’iter lavorativo e il raggiungimento di obiettivi pieni e concreti”.

“Al momento con la commissione procediamo per definire la rideterminazione delle tariffe – ha concluso il Presidente GRANELLO – ma sono a caldeggiare vivamente anche un percorso formativo congiunto tra ordini, albi e professioni secondo L.4/2013, così da aggiornare le abilità dei professionisti, condizione indispensabile per un progresso sociale e umano. Come CONFASSOCIAZIONI e tutte le realtà professionali ad essa associate, siamo presenti e confermiamo la nostra piena collaborazione e disponibilità affinché le performance professionali siano sempre più centrate”.

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