Roma, 23 novembre 2024 – A 35 anni dall’approvazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (precisamente nel 1989), ratificata in Italia nel 1991, CONFASSOCIAZIONI e Confassociazioni Salute e Terzo Settore rivolgono, in occasione della Giornata dell’Infanzia che si è celebrata lo scorso 20 novembre, un pensiero a tutti quei bambini e quelle bambine che oggi sono invisibili e che vivono in condizioni così precarie da vedersi negati anche i loro stessi diritti.
“È necessario accendere l’attenzione a livello nazionale – ha dichiarato il Presidente di CONFASSOCIAZIONI Angelo DEIANA – per accogliere il richiamo dell’Autorità Nazionale del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti, ovvero lavorare per superare le distinzioni affinché per tutti i minorenni vi siano le stesse opportunità. Oggi più che mai le mortificazioni, le povertà, le mancate partecipazioni delle bambine e dei bambini al mondo che li riguarda, sono un richiamo al mondo adulto affinché eserciti un ascolto reale osando nuove strade e possibilità di relazione fuori dalle zone di comfort. Nel 2023 la povertà assoluta dei minori si attesta al 14% e i dati ISTAT che sono stati presentati durante le Giornate di Bertinoro rafforzano la preoccupazione segnalando che la generazione che verrà, fatica a costruirsi una visione di futuro: oltre il 70% di bambini e ragazzi dai 3 ai 19 anni non è andato in biblioteca e più del 39% non ha praticato sport”.
“La cura e il benessere delle bambine e dei bambini – ha proseguito Massimo Maria DE MEO, Presidente Confassociazioni Salute e Terzo Settore – siano un imperativo categorico per ogni professionista e per ogni settore nel nostro paese. Nessuno deve sentirsi esente dall’essere comunità educante e responsabile nell’assicurare un futuro dignitoso ai ragazzi. Ciò che dobbiamo considerare è il fatto che gli stessi adulti hanno un grande bisogno di apprendere le regole del gioco della contemporaneità e di governarle a beneficio delle generazioni presenti e future”.
“Il filosofo Byung-Chul Han – ha concluso Marzia MASIELLO, Vice Presidente Confassociazioni Salute e Terzo Settore con delega ai Minori – nei suoi testi analizza come il mondo di oggi, incentrato sulla produttività e sulla performance, tende a generare una società stanca, senza desiderio, senza contraddittorio, senza gioco e senza riti capaci di dare il senso dello spazio e del tempo. Occorre impegnarsi seriamente affinché gli adulti di domani possano essere accompagnati, nella loro crescita, da un welfare di prossimità, così come spesso richiamato dall’impresa sociale Con i bambini in merito al supporto che può dare il Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile. Dobbiamo educarci nell’essere in grado di insegnare loro il valore del gioco, del divertimento, del dialogo, della vita. Siamo una comunità adulta poco educata a parlare con i bambini e a renderli partecipi della vita attiva della polis anche perché spesso le condizioni di partenza sono discriminanti e diversificate nei territori. Tanti i problemi: dalla povertà assoluta alla povertà educativa, dalla disabilità all’abbandono minorile e all’urgenza di infrastrutture scolastiche sicure. Inoltre la denatalità sempre più preoccupante interseca tutte le problematiche ed esprime chiaramente la reale emergenza: la mancanza di fiducia e di sogno. E da questo occorre ripartire, unitamente a una conoscenza del sé in cui corporeità e capacità di lettura dell’ambiente circostante vanno ricollocati nella giusta centralità”.