Roma, 18 ottobre 2022 – “Migliorare la sicurezza in Italia. Giovedì 20 ottobre alle ore 14.00 la conferenza stampa a Roma, presso la alla Camera dei Deputati, organizzata da Confassociazioni Sicurezza e ANCORS, in collaborazione con CONFASSOCIAZIONI per presentare le nostre proposte concrete e semplici atte a far scattare il bisogno di creare e stare in ambienti sicuri sul lavoro”. Lo ha dichiarato in una nota Luigi FERRARA, Presidente di Confassociazioni Sicurezza.
“La conferenza “La sicurezza, miglioriamola insieme: un grande patto con tutti gli attori, proposte e aspettative dopo le modifiche al testo unico”, rientrante nell’ambito della programmazione della X Convention ANCORS che si svolge nel pomeriggio sempre a Roma – ha proseguito FERRARA, che è anche Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consulenti e dei Responsabili della Sicurezza sul lavoro (ANCORS) – è il momento ideale di confronto tra gli attori che fanno della cultura della sicurezza sul lavoro il loro leitmotiv professionale. Per noi, Confassociazioni Sicurezza e ANCORS, un pensiero felice su cui lavoriamo costantemente affinché si realizzi. Le nostre sono otto semplici proposte per rilanciare la sicurezza, come poterlo farlo e perché farlo”.
“Una motivazione, la nostra, a continuare su questa strada dando il massimo – ha sottolineato il Presidente di ANCORS – ancor più rafforzata dal recente Decreto Ministeriale per la creazione del repertorio degli organismi Paritetici, emanato lo scorso 11 ottobre, in cui la nostra rappresentatività sul piano nazionale è certificata a pieno titolo. Infatti possediamo tutti i requisiti indicati a partire dal primo punto, ovvero la presenza di sedi in almeno il 50% delle province sparse sul territorio nazionale, con una equa distribuzione tra il Nord, il Centro e il Sud Italia”.
“Una nota dolente di cui si parlerà durante la conferenza stampa – ha continuato il Presidente di Confassociazioni Sicurezza, Luigi FERRARA – riguarda quanto espresso nelle bozze del nuovo Accordo Stato Regioni sulla formazione in materia di salute e sicurezza. La prima cosa che ci lascia un po’ perplessi è l’introduzione, tra i soggetti formatori, degli Istituzionali, soggetti sicuramente autorevoli che negli ultimi 15 anni avranno fatto, forse, pochissima formazione in tale ambito. A questo si aggiungono evidenti casi di incompatibilità e la non considerazione delle associazioni professionali secondo legge 4/2013. E proprio su quest’ultimo punto evidenzio che sarebbe, invece, il caso di considerare, anche e soprattutto queste fascia di professionisti che tendenzialmente amano sporcarsi le mani con il loro lavoro e che potrebbero, per la passione e serietà che infondono nella loro attività, contribuire fortemente al miglioramento della sicurezza sul lavoro. Una cosa è certa: come Confassociazioni Sicurezza e come ANCORS non ci fermiamo davanti a questo come ad altri ostacoli, ma proseguiamo dando il nostro esempio concreto e fattivo, uniti e sempre più convinti che l’essere uniti porta solo a risultati vincenti”.
“Infatti non si deve sottovalutare – ha concluso Angelo DEIANA, Presidente di CONFASSOCIAZIONI – il fatto che il nostro sistema professionale non è composto solo da ordini e collegi professionali ma anche da altri 3,5 milioni di professionisti, 1 milione dei quali iscritti a circa 1.500 associazioni professionali, riconosciuti dalla Legge 4 del 2013. E valutando tutto ciò in termini economici si parla di circa del 9% di PIL. Come è risaputo è proprio a grazie a suddetta legge che è partita l’attestazione degli standard qualitativi e la certificazione di parte terza delle professioni associative. E che, con il successivo decreto legislativo 13 del 2013, è stato statuito il Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze. Componenti essenziali per tutelare e salvaguardare gli interessi di ogni persona. A maggior ragione quando ad essere sottoposta a rischio, per incuria o superficialità, è la vita umana. Ed è proprio su questo che CONFASSOCIAZIONI, attualmente costituita da 739 organizzazioni in rappresentanza di oltre un milione e 259mila professionisti, continuerà a lavorare, senza sosta, con professionalità, competenza e attenzione verso l’altro.”
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