Roma, 10 gennaio 2023 – “Sicurezza sui luoghi di lavoro: anno nuovo problematiche antiche? Il nostro auspicio è che finalmente ci sia il cambio di rotta così che i numeri da bollettino di guerra sulle morti bianche inizino a diminuire”. Lo ha dichiarato in una nota Luigi FERRARA, Presidente di Confassociazioni Sicurezza.
“Da sempre concentriamo le nostre energie per questa svolta e lo facciamo guardando con particolare attenzione alla creazione di una cultura della prevenzione sulla sicurezza sul lavoro – ha proseguito FERRARA, che è anche Presidente ANCORS, Associazione Nazionale dei Consulenti e dei Responsabili della Sicurezza sul lavoro -. Ma non basta perché è inaccettabile che ancora oggi si legga di numeri in aumento. Infatti se ci fermiamo ai soli dati dello scorso ottobre, nei primi dieci mesi del 2022 si è registrata, rispetto al 2021, una crescita di 8 casi mortali in Lombardia come in Toscana, con la triste pole position data alla Calabria con il +13% di casi. Se leggiamo i dati sugli infortuni sul lavoro la situazione è ancora più deprimente: tra il 2021 e il 2022 si è registrato un aumento del +32,9% con la Sanità e l’Assistenza sociale al primo posto (l’aumento è del +129,1%), seguita dai settore Trasporto e magazzinaggio (+102,9%), Amministrazione pubblica (+65,4%), Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+61,5%)”.
“Come mai tanti incidenti? – ha continuato FERRARA -. La risposta è semplice: se un bambino va a scuola ma non gli viene insegnato un adeguato approccio allo studio, quindi non riesce a formarsi bene, è facile che abbia dei deficit. Lo stesso vale per l’ambiente di lavoro: se non si formano, in maniera adeguata, i lavoratori su tutto ciò che possa essere considerato un rischio del mestiere, il deficit è dietro l’angolo e a volte, purtroppo, senza alcuna possibilità di riparare. Per questo da sempre sosteniamo che la formazione sia uno dei pilastri della sicurezza sui luoghi di lavoro. Senza tralasciare che nei prossimi anni, per l’era fortemente evolutiva che stiamo vivendo, essa è destinata a cambiare e anche molto”.
“È fondamentale – ha evidenziato il Presidente di Confassociazioni Sicurezza e ANCORS, Luigi FERRARA – migliorare costantemente i processi formativi perché solo così possono rispondere al reale fabbisogno dell’intero contesto lavorativo. Ed è essenziale snellire e facilitare l’attività formativa nelle aziende e tra gli stessi lavoratori così da avere pochi vincoli di spazio e di tempo. Una cosa questa che abbiamo segnalato dal primo Accordo Stato-Regioni: l’eccessivo formalismo e burocratizzazione presente ancora oggi non dialogano con l’effettiva capacità che ha la formazione nel modificare e orientare positivamente i comportamenti delle persone, ma addirittura si produce una percezione distorta della stessa formazione considerata come costo gravoso o adempimento di scarsa utilità. Niente di più falso come possiamo dimostrare con i risultati dei percorsi formativi avviati nel 2022 dove sono stati più di centomila i lavoratori formati. In questi ambienti, oggi, si respira la consapevolezza di quanto sia essenziale fare propria la cultura della prevenzione sulla sicurezza”.
“L’aumento costante delle denunce di infortuni sul lavoro – ha concluso il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA – non è un dato che ci fa onore. I costanti aumenti sulle malattie professionali, oltre ai dati già espressi sugli infortuni luttuosi, gravi o meno gravi, ci deve portare ad una riflessione profonda. Ovvero l’essenzialità di dare il giusto spazio alla formazione competente. Di creare opportunità per una formazione professionalizzante. Di aprire un varco mentale per percepire ogni momento formativo come un credito in più per la tutela della propria qualità di vita. Con Confassociazioni Sicurezza e ANCORS è un percorso efficacemente costruito e condiviso anche da altri stakeholder del settore. Insieme puntiamo a farlo diventare un atteggiamento naturale in ogni ambiente di lavoro e non solo”.