INT-CONFASSOCIAZIONI: ALEMANNO SCRIVE AI VERTICI DEL MEF ED AI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI FINANZE E BILANCIO

Bene subito un Decreto Ristori ter per ricomprendere ulteriori tipologie di imprese

nonché i professionisti ordinistici ed associativi.

13 novembre 2020 – Da fonti parlamentari e dalla stampa specializzata si apprende che sarà di prossima emanazione un Decreto Ristori ter. La notizia è stata accolta con favore da Riccardo ALEMANNO, Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) e Vice Presidente vicario di CONFASSOCIAZIONI, che già nei giorni scorsi aveva auspicato la rapida emanazione di un nuovo decreto per colmare le carenze e le dimenticanze dei precedenti Ristori 1 e bis.

Riccardo Alemanno

Riccardo Alemanno

Così ALEMANNO ha voluto, inviando una lettera ai vertici del MEF ed ai Presidenti delle Commissioni Finanze e Bilancio di Camera e Senato, sottolineare l’apprezzamento per quanto verrà ulteriormente decretato a favore delle attività produttive e mettendo in guardia da possibili ulteriori dimenticanze soprattutto nel mondo professionale, cogliendo l’occasione per riportare l’attenzione sulle problematiche degli intermediari fiscali collegate alla pandemia.

Si legge infatti nella nota del rappresentante dell’INT e di CONFASSOCIAZIONI: “omissis…la notizia è sicuramente positiva e mi auguro che ciò avvenga al più presto. Un nuovo decreto potrà correggere le inevitabili mancanze dei precedenti ed oltre ai contributi per le attività obbligate alla chiusura i cui codici Ateco non erano indicati nei vari allegati, è poi molto apprezzata la volontà di includere tra coloro che avranno un contributo e potranno godere della sospensione delle scadenze fiscali anche le attività, comprese quelle professionali, che pur non obbligate alla chiusura hanno subito inevitabili perdite di ricavi. 

In merito a ciò voglio ricordare che del mondo professionale fanno parte gli oltre 400 mila professionisti di cui alla Legge 4/2013 iscritti alla gestione separata dell’INPS che, ove avessero subito perdite, devono essere inclusi tra i beneficiari, evidenzio ciò poiché tutti i soggetti del mondo professionale lavorano e danno lavoro, nessuno escluso e meritano tutti rispetto. Ribadisco inoltre, come già richiesto all’inizio del mese corrente, che data la situazione sempre più preoccupante dei contagi da Covid-19, nell’ambito dell’attività dei professionisti intermediari fiscali, sia necessario prevedere una sospensione delle scadenze fiscali e contributive dei loro assistiti laddove il titolare dello studio e/o i suoi collaboratori fossero sottoposti a quarantenaomissis.”

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